Giornalino d'istituto Euridice

Capitolo 3 : Diario di viaggio, un arduo viaggio

3° Episodio del racconto a puntate: “Messaggio in bottiglia” – Stella Ferla

Capitolo 3

Diario di viaggio, un arduo viaggio

Oggi è l’undicesimo giorno di Toth, sono ormai sei giorni che siamo in viaggio, ma abbiamo già ottenuto i primi successi! Giunti in Hispania abbiamo eluso con una strenua battaglia l’inseguimento di Publio Cornelio Scipione che ha tentato di sbarrarci la strada. Ora la prima fase è compiuta, bisogna proseguire. Il prossimo passo è valicare i Pirenei senza passare per il Passo Sommo Pireneo. Lo faremo domattina sperando di non incontrare un’imboscata della resistenza.

Oggi è il dodicesimo giorno di Toth, è ormai giunta la sera e anche per l’esercito è il momento di riposare. E’ stata una giornata faticosa ed estenuante a causa della pioggia che sembrava non smettere mai. Grossi goccioloni gelati scendevano da un cielo scuro e denso, in uno scroscio assordante, fino a produrre un fragoroso suono metallico una volta atterrati sulle nostre teste, sui nostri elmetti. Facendo eccezione per la pioggia, tutto è andato secondo i piani, abbiamo superato i Pirenei senza incontrare alcuna resistenza umana, solo quella meteorologica della grandine. Siamo pronti a raggiungere l’Isère, l’importante fiume della Gallia, e seguire il suo corso. Una volta fatto avremo la strada spianata per valicare le Alpi e proseguire lungo il tracciato creato da Annibale un decennio fa.

Oggi è il trentesimo giorno di Toth e posso ufficialmente dichiarare che siamo giunti in Italia. La prossima tappa è il fiume Metauro: ci serve dell’acqua per rigenerarci, le ultime risorse si stanno esaurendo e prima di ottenerne dell’altra dovremo aspettare di raggiungere le truppe di Annibale. Per ora ci dovremo accontentare dell’acqua di torrenti e rigagnoli. Anche le risorse di cibo sono finite da diverso tempo, così come le energie, per questo dovremo arrivare a Roma al più presto. Però tutto sta andando per il meglio, ho collezionato una serie di successi, sto davvero riuscendo a salvare la patria e a compiere la mia missione personale. Questo mi dà le energie per andare avanti, senza aver bisogno di quelle del cibo. Non solo ho battuto col mio esercito Publio Cornelio Scipione, sono anche riuscito a valicare le Alpi in tempi davvero brevi e ridotti rispetto a quelli che aveva impiegato mio fratello. Al contrario di ciò che tutti vogliono farmi credere, io sono alla sua altezza e posso anche andare oltre, tutto è nelle mie mani.

Chi non crede in me direbbe che sono stato così veloce solo grazie al fatto che avevo la strada spianata da Annibale, il quale aveva realizzato delle costruzioni, delle modeste infrastrutture, e anche grazie al fatto che ora i Galli non osano più attaccare i Cartaginesi. Ma in realtà è tutto merito mio, che ho usufruito dei miei vantaggi, è vero, ma prima di tutto ho dovuto trovare un’altra strada da percorrere per raggiungere le Alpi e in secondo luogo ho gestito sempre bene le mie truppe e ho giocato d’astuzia. Sono addirittura riuscito ad ampliare il numero di mercenari, guadagnandone qualcuno tra i Galli. Tutte le circostanze sono propizie. Una volta trovate le risorse con le quali creare delle provviste, saremo pronti ad un attacco senza eguali.

Stella Ferla – 3D Liceo Scientifico