Giornalino d'istituto Euridice

INCONTRI TRA I BANCHI

Venite, amici miei, che non è troppo tardi per scoprire un nuovo mondo.
Spingete, e ben seduti in ordine colpite
Le onde sonore; perché il mio intento è
Di navigare oltre il tramonto, e oltre il luogo dove
Tutte le stelle occidentali si immergono, fino alla morte.[…]
Sebbene non abbiamo quell’energia
che in giorni lontani mosse la terra ed il cielo,
siamo ancora gli stessi:
unica eguale tempra di eroici cuori,
indeboliti forse dal tempo e dal fato,
ma con ancora la voglia di combattere, di cercare, di trovare e di non cedere!”

Dall’Ulysses di Lord A. Tennyson (1809-1892)

E tu? Cosa risponderesti all’invito di Ulisse?

Il sole non era ancora sorto del tutto e il cielo era buio da una parte e roseo dall’altra. La voce di Ulisse risuonava nel porto, attirando le orecchie dei pescatori che si preparavano ad una nuova giornata di lavoro. Ulisse gesticolava parlando e tutti lo ascoltavano con grande attenzione. Discorreva abilmente in piedi sul ponte di una vecchia barca di legno. Prese un minuto di pausa per farci assorbire le sue parole. Si sentiva l’odore del sale e del pesce fresco. Il porto era molto vecchio ma ben tenuto; barche e navi di tutti i generi attraccavano e salpavano, marinai e pescatori salivano e scendevano agilmente. Il mare era poco mosso e una piacevole brezza marina rinfrescava e tranquillizzava i presenti, come una ninna nanna. Quando ebbe finito di parlare tese una mano verso di noi, come per invitarci a salire. Guardavo la sua mano, poi la barca, poi inspiravo l’aria marittima e guardavo coloro che erano al mio fianco. Il mio animo curioso mi esortava a prendere la mano di Ulisse, ma la mia mente risoluta mi imponeva di riflettere prima di agire. Il viaggio era pericoloso, ma intrigante. Vedevo gli occhi pieni di desiderio e curiosità di alcuni e quelli pieni di dubbio e incertezza di altri. Ulisse aveva capito. Si avvicinò, sempre restando sulla barca, e mi tese la mano. Prima di rendermene conto ero al suo fianco sulla barca. Molti si unirono, altri si tirarono indietro. Ora che ero sulla barca e vedevo quelli che avevano deciso di restare diventare sempre più piccoli man mano che ci allontanavamo dalla costa, capivo che avevo fatto la scelta giusta.

Sofia Ida Cestari  2A classico