Giornalino d'istituto Euridice

Racconto a Puntate

Messaggio in bottiglia

L’emozionante vita di due fratelli

Introduzione 

Quadro storico: la seconda Guerra Punica

La vicenda narrata nel romanzo è ambientata negli anni delle guerre puniche che hanno visto scontrarsi i Romani ed i Cartaginesi. In particolare la famiglia Barak ha mosso il primo passo comparendo nella storia durante la seconda guerra punica. Essa è avvenuta tra il 219 e il 202 a.C.. Ebbe inizio con la vittoria dei Cartaginesi sui Romani. Infatti dalla Spagna meridionale, occupata dai Cartaginesi, il generale Annibale valicò le Alpi e colse di sorpresa la legione Romana, vincendola nella Gallia Cisalpina nel Ticino, nel Trebbia (218 a.C) e sul lago Trasimeno (217 a.C).

Il dittatore Quinto Fabio Massimo venne sostituito dai consoli Emilio Paolo e Terenzio Varrone, responsabili della pesante sconfitta di Canne (216 a.C.). Annibale non intendeva ancora marciare verso Roma, ma cercò alleati nel re di Macedonia e nella città di Siracusa. Nel frattempo i Romani riuscirono a riportare sotto il loro dominio Sicilia e Campania. Dalla Spagna giunse in soccorso del fratello, Asdrubale, secondogenito di Amilcare, ma venne sconfitto da Claudio Nerone sul fiume Metauro (207 a.C). Nel 206 a.C. il giovane condottiero romano Publio Cornelio Scipione obbligò i Cartaginesi a lasciare la Spagna e nel 204 a.C. sbarcò in Africa, costringendo Annibale a lasciare l’Italia per difendere la patria, finchè nel 202 a.C. con la vittoria di Zama, i Cartaginesi furono sconfitti.

La famiglia Barak

Furono definiti Barcidi i componenti di una famiglia tra le più in vista dell’aristocrazia dell’antica Cartagine, grandissima nemica di Roma. La famiglia si distingue dal soprannome di Amilcare, detto “Barak” (poi tradotto in “Barca”), ovvero “folgore”, “fulmine”, per le sue qualità di condottiero di eserciti e di politico decisionista. Secondo un’altra interpretazione il nome di Barca deriverebbe da “Baruk” ovvero “il benedetto” a indicare una particolare protezione da parte degli Dei. “Barca” non è quindi un cognome vero e proprio che, come nell’uso romano, sta ad indicare una famiglia o una gens. A quanto pare l’uso del termine “Barcide” è stato introdotto dagli studiosi per motivi di uso comune e forse, banalmente, per poter evitare ripetizioni a volte cacofoniche.

Calendario Cartaginese 

I cartaginesi utilizzavano il calendario africano, noto anche come “Calendario Copto”. I mesi sono i seguenti:

  1. Thoth
  2. Paophi
  3. Athyr
  4. Cohiac
  5. Tybi
  6. Mesir
  7. Phamenoth
  8. Pharmouti
  9. Pachons
  10. Payni
  11. Epiphi
  12. Mesori

Ciascun mese aveva 30 giorni 

Il calendario africano era un calendario solare e una sua variante è ancora in uso dalla Chiesa Copta . Nei tempi antichi, questo stesso calendario era utilizzato in tutto il Nord Africa, tra cui Libia, Egitto ed Etiopia.

Personaggi

Asdrubale su una moneta
  • Asdrubale: Protagonista indiscusso del racconto. Un uomo accecato dalla gelosia per il fratello maggiore, ma allo stesso tempo sensibile, capace di amare intensamente e pronto a sacrificarsi per amore. Storicamente è stato un generale cartaginese della famiglia dei Barcidi, figlio di Amilcare Barak e fratello minore di Annibale. 

Amilcare Barak

  • Annibale: E’ il fratello maggiore di Asdrubale, primogenito di Amilcare Barak. Un uomo apparentemente insensibile e senza cuore, ma che rivelerà il suo vero essere solo nel corso delle vicende. Storicamente è stato un condottiero e politico cartaginese, famoso per le sue vittorie durante la seconda Guerra Punica.

  • Amilcare: E’ il padre di Asdrubale e Annibale. Un padre severo, vuole preparare i figli alla vita militare che li attende, vuole formarli, a costo di essere un padre davvero duro. Storicamente, come il figlio maggiore è stato un importante politico e generale militare cartaginese, distintosi per l’onore dimostrato in battaglia. Per lui fu coniato il patronimico “Barak”.

Santippo: E’ il fidatissimo messo di Asdrubale. La sua fedeltà e stima sono sincere ed incondizionate nei confronti dell’uomo che non vuole nemmeno essere chiamato padrone e che lo ama come un figlio. Santippo era rimasto orfano ed aveva vissuto in strada fino al giorno in cui Asdrubale non lo vide e decise di accoglierlo alla sua corte. Personaggio inventato

Chiave di lettura

Spesso nei libri di Storia le morti di valorosi generali o grandi personaggi vengono annunciate con freddezza e sveltite in una breve frase, svuotate di enfasi o empatia. D’altronde questa è la storiografia, è una vera e propria scienza, uno studio oggettivo che soffoca ogni forma di sentimento, il quale non trova spazio sul libro di Storia. Perché dunque non dare voce alle persone che stanno dietro tali nomi? Certo non se ne può occupare la Storia, ma un semplice racconto può spingersi oltre e raccontare ciò che si può solo presumere o immaginare con un pizzico di fantasia. 

La Storia narra le gesta valorose e le formidabili imprese militari di Amilcare Barak e fa lo stesso con il figlio Annibale. Asdrubale, il secondogenito, sembra quasi escluso dalle cronache storiche , escluso dai combattimenti, escluso perfino dal quadro familiare, apparentemente. La Storia tace fino a quando non ci riporta che egli decide finalmente di prendere in mano la situazione, giunge in Italia in soccorso del fratello, durante la seconda Guerra Punica, ma muore nella battaglia del fiume Metauro, il 22 Giugno del 207 a.C.. La Guerra prosegue.

Tutto qui? Un uomo, anzi un giovane uomo decide di dare una svolta alla propria vita, in seguito a chissà quale profondo percorso interiore, realizza un viaggio colmo di ostacoli riuscendo a giungere in Italia ed infine muore sacrificandosi per il fratello, e tutto ciò che il libro di Storia dice è “ La Guerra prosegue”. 

Così questo racconto si promette di dare voce a questo nobile personaggio quasi sconosciuto, romanzando per certi versi la sua vita, ma provando a restituire un’immagine che non sia più sbiadita e donando pathos a questa vicenda storica trattata in modo sbrigativo dalla Storia. 

Buona lettura!!

Stella Ferla 3D Liceo Scientifico